Skip to content Skip to footer

Infortuni nel padel, parla lo specialista in traumi

Il padel, come dimostrano i dati, è ormai una realtà consolidata in tutta Italia e molte persone, perfino chi fino a oggi aveva avuto una vita sedentaria, ne sono rimaste affascinate, spinte anche dalla socialità del gioco. Parla dei possibili in fortuna il professor Francesco Franceschi, Primario di Ortopedia presso l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma e Professore associato di Ortopedia presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’Unicamillus. È conosciuto a livello internazionale per la sua specializzazione nei dolori alla spalla e per la sua grande esperienza anche nel trattamento di atleti professionisti.

Professore, come affrontare il padel per evitare problemi?
«È fondamentale comprendere che il padel non è un semplice gioco, ma uno sport completo. Per ridurre al minimo il rischio di infortuni, è necessario concentrarsi sulla preparazione atletica e sul riscaldamento, ambedue essenziali insieme allo stretching, che aiuta a evitare stiramenti e strappi».

Secondo lei è adatto a tutte le età?
«L’età non è un ostacolo, a meno che ci siano problemi cardiaci o articolari preesistenti. Ho trattato con successo pazienti over 55 e anche con protesi articolari, che hanno ripreso perfettamente a giocare».

Quali sono le principali differenze e rischi rispetto al tennis? E sono simili sia per uomini che per donne?
«Non bisogna sottovalutare il passaggio dal tennis al padel. Le dimensioni più ridotte del campo e l’aderenza superiore del terreno possono causare problemi alle ginocchia, e in particolare nelle donne, con una maggiore lassità, le lussazioni alla spalla diventano un problema sempre più comune».

Quanto è importante la scelta delle scarpe e della racchetta?
«Chi lo pratica regolarmente dovrebbe fare attenzione alla scelta delle scarpe, preferendo modelli stabili con un buon supporto plantare. Inoltre, una racchetta antivibrazione è consigliata, specialmente per coloro che soffrono di tendinite cronica al gomito o alla spalla».

Quali interventi esegue più spesso?
«Sono specializzato per tutti i trattamenti delle lesioni alla spalla e intervengo giornalmente su molti padelisti che arrivano con lussazioni, lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori, che sono il problema più comune. Inoltre, eseguo numerose artroscopie a giocatori anche per lesioni ai menischi del ginocchio e per la ricostruzione del legamento crociato».

Infine, cosa fare per un recupero ottimale e le infiltrazioni possono aiutare?
«La riabilitazione è essenziale e un fisioterapista competente diventa un alleato prezioso per recuperare perfettamente. Riguardo alle infiltrazioni, possono accelerare il processo di recupero in alcune situazioni, ma dovreb[1]ero essere considerate con cautela e sotto la supervisione di un professionista qualificato».